Il gioco più bello del mondo


Io sono il mio corpo, il mio corpo sono io.

1) Chiedi a una persona che ti è cara di descrivere, con una o due parole, una parte del tuo corpo, così come ti viene indicato con l’esempio qui riportato:

– il mio piede – “mi sembra normale, ben piantato”

2) Quindi rifletti su quanto ti è stato detto e scrivi ciò che pensi, utilizzando per le tue riflessioni anche gli altri commenti inviati.

Iniziamo a giocare:

Fianchi dallo Scandinavo Slack, o dal Sassone Sleak; o dal Latino Flaccus > morbido, molle: la parte molle dell’addome laterale. Bacino dal Latino Baca > vaso di forma arrotondata e concava, di metallo o terracotta, usato per lavarsi.

Sollevò il bacino e riuscì a spostarsi ”.

Quei fianchi lo avevano proprio stregato ”.

Bacino maschile, stabilità.

Bacino femminile, sinuosità.

 

Com’è il tuo bacino?

Reni dal latino Rienen, congiunto alla radice greca Reo: ciò che scorre, rivo-ruscello; lombi dal latino lumbus: la parte muscolare che copre i reni.

I lombi, ciò che protegge il rivo dei reni.

” Di scatto si rialzò con un colpo di reni “.

” Le mani, ansiose, avvolsero le sue reni “.

Le reni dell’uomo, inarcare.

Le reni della donna, portamento.

 

Come sono i tuoi lombi, le tue reni?

Dorso come ciò che è posteriore rispetto all’asse di riferimento, schiena dal longobardo ” skena “, la parte della corazza che proteggeva il dorso.

Ciò che protegge, la parte oscura che di nascosto orienta il nostro protenderci nel mondo.

” … Dritta quella schiena! “

” Il peso, immane, si schiantò sulla sua schiena “.

” lentamente, progressivamente, le sue dita penetravano nella schiena “.

Schiena d’uomo, sostegno.

Schiena di donna, sensuale.

Com’è la tua schiena?

Testa da testum, vaso di coccio; ma anche da Kranico, cranio, come guscio, corazza.

Nuca da nukhà cioè midollo spinale, la continuazione del cervello.

Vaso che contiene un bene prezioso, che si continua nella colonna.

” Che testa …! “

Testa a pera! “

” I lunghi capelli scendevano dalla testa fin oltre la nuca “

Testa d’uomo, presenza.

Testa di donna, bella.

Com’è la tua testa?

Viso da vidére, vedere ed essere visti, lo sguardo.

Faccia da facére, quindi come uno è fatto, l’aspetto.

” Gli occhi, torvi e arretrati, puntarono dritti in avanti “.

” Bastò uno sguardo e sul suo viso riapparve il sorriso “.

” Un naso buffo e allegro emergeva dalla sua faccia “.

Sguardo maschile, esporsi per esserci.

Sguardo femminile, ritrarsi per mostrarsi?

Com’è il tuo sguardo?

 

La gola, che offre la nostra fragilità al mondo, che innesca il sorriso per la sua bellezza. Il collo, segno dell’armonia raggiunta dal corpo umano nel suo ergersi al cospetto dell’universo. 

Ho un groppo in gola “.

” Baciò quel collo con voluttà “.

” Il colpo, preciso, recise il collo “

Collo maschile, il pomo d’Adamo.

Collo femminile, lo splendore di Eva?

Com’è il tuo collo, com’è la tua gola?

La spalla, che orienta il braccio nello spazio; spalla sospesa, spalla che sospende. Appesa, diversa dal garrese in carico degli altri mammiferi.

Spalla maschile, spalla tornita, espressione di forza.

Spalla femminile, bimbo in braccio; espressione di resistenza?

” .. sfondò la porta con una violenta spallata “

” questa spalla mi fa proprio male! “

” … quando fai la capriola, ricordati di rotolare bene sulla spalla … “

Com’è la tua spalla?


Il gomito, che si distende per poi unirci al mondo, così diverso dall’articolazione intermedia degli animali.

Gomito maschile, velocità nel raggiungere, fermezza nel tenere.

Gomito femminile, la delicatezza che avvolge?

Suvvia, un pò di olio di gomito! “

… Ieri sera ho alzato troppo il gomito ...”

Forza con quelle braccia, piegate bene i gomiti! ” 

Com’è il tuo gomito?

La mano, che accoglie o rifiuta il mondo, così diversa dalle zampe degli altri animali.

Mano maschile, gesto vigoroso che penetra lo spazio  e accorcia il tempo.

Mano femminile, carezza che attrae?

” Una stretta di mano “.

” Metta giù le mani! “.

” L’ho accolto nella mia mano “.


Com’è la tua mano?

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